Danza. Amat cerca talenti. Il bando

L’AMAT CERCA NUOVI TALENTI: APERTE LE ISCRIZIONI PER LA  VETRINA DELLA GIOVANE DANZA D’AUTORE UN’OPPURTUNITÀ PER DANZATORI E COREOGRAFI

 

Una concreta opportunità di esperienza professionale e di avvio alla carriera per giovani artisti, quella offerta dall’AMAT – unico ente per la Regione Marche riconosciuto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo come soggetto di promozione e formazione del pubblico per le attività coreutiche – con la possibilità di partecipare alla Vetrina della giovane danza d’autore che avrà luogo a Ravenna dal 18 al 20 settembre all’interno del Festival Ammutinamenti.

I progetti per partecipare alla Vetrina – che rappresenta un importante momento di visibilità a livello nazionale per giovani coreografi e danzatori – dovranno essere inviati entro il 23 marzo. Possono fare domanda tutti i giovani autori italiani (intesi come formazioni, gruppi-compagnie o singoli danzAutori) che producono spettacoli da meno di 5 anni.

La Vetrina – che si pone come strumento concreto di ricognizione, visibilità e mobilità dei giovani autori indipendenti, per promuovere la danza d’autore italiana di recente formazione e per evidenziare forme di danza

generate da un forte stimolo personale alla ricerca – è promossa dal network Anticorpi XL che coinvolge attualmente 32 operatori di 15 Regioni, per le Marche l’AMAT.

La commissione artistica, coordinata dall’Associazione Cantieri e composta dai partner del network, sceglierà nel mese di aprile le creazioni più interessanti di ogni territorio regionale da presentare nella Vetrina, offrendo ai loro autori l’opportunità di un confronto con il pubblico, con altri artisti e operatori nazionali ed internazionali, uno stimolo formativo di verifica anche grazie alla presenza di giovani critici e ricercatori e l’opportunità di partecipare alla rassegna itinerante Anticorpi Explo, ospitata negli eventi organizzati dai partner di Anticorpi Xl nella stagione teatrale 2015/2016.

Bando e scheda d’iscrizione scaricabili su www.amatmarche.net (sezione “Danzando per le Marche”).

Concerti. Finardi al Teatro Sanzio di Urbino.

URBINO IN MUSICA, GIOVEDÌ 15 GENNAIO EUGENIO FINARDI CON PAROLE & MUSICA

Giovedì 15 gennaio nuovo appuntamento al Teatro Sanzio per Urbino in Musica, prima stagione musicale promossa dal Comune di Urbino, dalla Cappella Musicale S.S. Sacramento e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Ad attendere il pubblico è Eugenio Finardi con Parole & Musica, uno spettacolo concepito appositamente per location più intime e raccolte dove instaurare un vero e proprio dialogo con gli spettatori.

«Mi sono reso conto che negli ultimi anni mi veniva dal pubblico, da voi, non solo una richiesta di canzoni, di musica, di melodia – afferma l’artista – ma anche l’esigenza di un incontro che servisse a chiarire e ad approfondire i temi che in questi tempi turbolenti sempre più ci inquietano, ma anche le storie che hanno ispirato le canzoni che canterò e le riflessioni che questi quarant’anni di carriera e di esperienza mi hanno portato a fare.»

Le sonorità proposte nello spettacolo sono acustiche con, al fianco di Finardi, i fidati Giovanni Maggiore alle chitarre e Paolo Gambino al pianoforte ai quali si aggiunge la giovanissima nipote di Eugenio, Federica Finardi al violoncello che esordisce nella musica d’autore dopo aver girato l’Europa con l’Orchestra Giovanile Italiana. Il violoncello ha dato modo a Finardi e ai suoi musicisti di sviluppare arrangiamenti che valorizzano ancora di più la sua raffinata visione musicale. Il light design di Alessandro Gallo contribuisce a rendere ancora più suggestiva l’atmosfera sul palco.

Figlio di una cantante ed insegnante lirica statunitense, perfezionatasi a Milano, e di Enzo Finardi, bergamasco, tecnico del suono, Eugenio Finardi dopo l’incisione di un disco di canzoni per bambini all’età di nove anni (Palloncino rosso fuoco), inizia la carriera negli anni settanta come musicista rock, in gruppi quali Tiger, Il Pacco con il giovane chitarrista italo-brasiliano Alberto Camerini. Comincia poi a scrivere canzoni con testi in inglese, e nel 1973 la Numero Uno (casa discografica di proprietà di Mogol e Lucio Battisti) pubblica il suo primo 45 giri, con Spacey stacey e Hard rock honey, brani con sonorità vicine all’hard rock, cantati in inglese, di cui Finardi scrive le musiche (i testi sono della cantautrice californiana Marva Jan Marrow). Decide quindi di passare all’italiano, con testi diretti ed impegnati, e pubblica il suo primo album nel 1975, Non gettate alcun oggetto dai finestrini. Il successo arriva l’anno dopo con Sugo che porta in sé due delle sue canzoni più famose La radio e Musica Ribelle. Segue l’album Diesel, 1977, considerato tra i suoi migliori, che contiene altri brani divenuti famosi come Non è nel cuore, Diesel e Non Diventare Grande Mai. Dalla collaborazione con il gruppo Crisalide che vede tra i componenti Ernesto Vitolo alle tastiere e Stefano Cerri al basso elettrico nasce l’album Blitz del ’78, che contiene tra gli altri i brani Extraterrestre e Cuba. Nel 1983 è la volta di Dal Blu che contiene Le ragazze di Osaka e Amore diverso. L’album è dedicato alla figlia Elettra, nata con la Sindrome di Down. Seguono Vorrei svegliarti col quale debutta al Sanremo 1985, preludio dell’album Colpi Di Fulmine, album che si apre verso registri più sincopati e di matrice jazz. Dolce Italia è del 1987, mentre nel 1989 il cantautore pubblica Il Vento Di Elora con la celebre Vil Coyote dove traccia in modo originale similitudini tra la vita reale e i personaggi dei cartoni animati. Nel 1990 con La forza dell’amore rilegge in chiave moderna alcune sue canzoni, con la partecipazione di Ligabue, Ivano Fossati e Rossana Casale. Tra mille esperienze dal 2012 alla fine del 2013 Finardi è impegnato nel Nuovo Umanesimo Tour sia nella versione elettrica sia nella versione acustica Parole & Musica. Il 28 gennaio 2014 esce Fibrillante anticipato dal lyric video di Come Savonarola.

Informazioni e biglietti (10 euro ridotto 8 euro): Teatro Sanzio 0722 2281, AMAT 071 2072439. Inizio spettacolo ore 21.

AMAT, DAL 1976 LA PLATEA DELLE MARCHE CON AMATO SPETTATORE, UN PENSIERO SPECIALE A CHI SEGUE CON PASSIONE IL TEATRO NELLE MARCHE

“Siamo fatti della stessa sostanza materiale di cui sono fatti i sogni” scriveva Shakespeare. E da quest’anno l’AMAT – ente presieduto da Gino Troli e diretto da Gilberto Santini che promuove lo sviluppo e la diffusione dello spettacolo dal vivo nelle Marche in accordo e in collaborazione con Comuni e altri soggetti pubblici e privati che ad essa si associano – vuole regalare a quegli spettatori appassionati che decidono di seguire gli appuntamenti proposti nei numerosi teatri che fanno parte del circuito – da Urbino ad Ascoli Piceno passando per Pesaro, Fano, Fermo, Recanati, Osimo, Fabriano, Macerata, San Benedetto del Tronto solo per citarne alcuni -, la possibilità di sognare in grande, di farsi sorprendere e di sentirsi speciali. Come? Con due modalità differenti: AMATo abbonato Card e AMAT_young Card.

AMATo abbonato Card è riservata a tutti i possessori di un abbonamento alla stagione 2014/15 dei teatri del circuito AMAT: un pensiero rivolto a chi dà fiducia al teatro della propria città anno dopo anno e decide di intraprendere il viaggio di un’intera stagione. La card, gratuita ed esclusiva, offre la possibilità di partecipare a delle estrazioni-premio, dà accesso alle riduzioni sugli spettacoli, propone visite esclusive ai luoghi di cultura e riserva continue sorprese. Molti sono i vantaggi per richiederla: accesso alle riduzioni per l’acquisto di spettacoli fuori abbonamento della propria stagione; accesso alle riduzioni per l’acquisto di spettacoli, della stagione a cui si è abbonati, da regalare a un amico (valido fino a un massimo di 4 biglietti acquistabili da un singolo abbonato); diritto di partecipare all’estrazione di un cofanetto Camera con poltrona che verrà effettuata a dicembre 2014 (in collaborazione con il Consorzio Marche Maraviglia); una visita guidata esclusiva a una mostra o in uno dei siti di interesse culturale della propria città di riferimento e un aperitivo per concludere la visita. La card si può richiedere al botteghino del proprio teatro, alla biglietteria AMAT (071 2072439) o all’indirizzo c.tringali@amatmarche.net.

AMAT_young Card è riservata a tutti coloro che non hanno ancora compiuto 31 anni, sono assidui frequentatori di danza e teatro e si spostano nelle varie città delle Marche per seguire gli spettacoli. Si tratta di una card virtuale – da richiedere gratuitamente all’indirizzo c.tringali@amatmarche.net – che permette di accumulare punti che danno diritto a riduzioni, ingressi gratuiti e iniziative pensate ad hoc per i giovani spettatori appassionati.

Per maggiori informazioni AMAT 071 2072439 – 2075880, http://www.amatmarche.net.

Teatro. Al Rossini Michele Placido è Re Lear. Da Venerdì 24 a Domenica 26 ottobre 2014

Venerdì 24 ottobre e fino a domenica 26 il Teatro Rossini di Pesaro ospita con Re Lear il primo appuntamento della Stagione di Prosa promossa dal Comune e dall’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo accolta dal pubblico in maniera entusiasta con un incremento di abbonamenti (in totale 1526) di circa il 40% rispetto allo scorso anno. “Un grande risultato – afferma Daniele Vimini Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro – che migliora il già straordinario incremento della scorsa stagione. Il lavoro di squadra paga, grazie alle professionalità che lavorano alla stagione teatrale. A breve, dopo la prosa e la danza, presenteremo anche una vera e propria stagione musicale, coordinando la comunicazione degli eventi e l’offerta musicale nel suo insieme”.In scena per questa apertura di stagione c’è un grande maestro, Michele Placido che veste i panni di Re Lear di Shakespeare nell’omonimo spettacolo del quale firma anche la regia in collaborazione con Francesco Manetti.

Una novità accompagna questa stagione del Teatro Rossini. Si tratta di Oltre la Scena, un ciclo di appuntamenti in cui le compagnie incontrano il pubblico mettendosi a disposizione per domande e curiosità. Quello con gli attori di Re Lear – capitanati da Michele Placido – avrà luogo sabato 25 ottobre alle ore 18 presso la Sala della Repubblica.

Forse solo Amleto, fra le opere dell’imponente creazione di Shakespeare, è stato quanto Re Lear argomento di una vasta letteratura critica. In comune hanno la grandezza psicologica del personaggio protagonista, che richiede un interprete di grande levatura e continuano a scuoterci nelle pieghe più intime della nostra coscienza.
Abbiamo modo di sperimentarlo ancora una volta ora che Michele Placido ne dà una sua interpretazione al Teatro Persiani. Re Lear esplora la natura stessa dell’esistenza umana: l’amore e il dovere, il potere e la perdita, il bene e il male, racconta della fine di un mondo, il crollo di tutte le certezze di un’epoca, lo sgomento dell’essere umano di fronte all’imperscrutabilità delle leggi dell’universo.

“Il palcoscenico in cui si muovono i nostri personaggi – si legge nelle note di regia – è la distruzione del mondo. La storia di Lear è la storia dell’uomo, la storia di civiltà che si credono eterne ma che fondano il loro potere su resti di altri poteri, in un continuo girotondo di catastrofi e ricostruzioni, di macerie costruite su macerie. Che cosa ha dunque senso in questa tragedia? Quale speranza possiamo trarre? Forse proprio la conoscenza, quella consapevolezza di che cosa sia l’uomo di fronte all’universo, raggiunta attraverso un percorso di spoliazione in cui l’amore e la solidarietà si mostrano nella loro essenza terribilmente umana. Per dirla con Pascal: “l’uomo è solo una canna, la più fragile della natura; ma una canna che pensa. Non occorre che l’universo intero si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d’acqua bastano a ucciderlo. Ma quand’anche l’universo intero lo schiacciasse, l’uomo sarebbe sempre più nobile di quel che lo uccide, perché sa di morire, e conosce la superiorità che l’universo ha su di lui; mentre l’universo non ne sa nulla.” Forse solo a questo, ad aiutare la creazione di questa consapevolezza, mira tutto l’opera di Shakespeare, a patto però che gli spettatori non dimentichino mai di trovarsi a teatro, che non cadano nell’illusione di un altro mondo, che sempre vedano il muro dietro la scena di cartone.”

Le scene – dello spettacolo prodotto da Ghione Produzioni e Goldenart Production in collaborazione con Estate Teatrale Veronese – sono di Carmelo Giammello, i costumi di Daniele Gelsi e il disegno luci di Giuseppe Filipponio. Una nutrita compagnia di attori affianca Placido nell’interpretazione: Gigi Angelillo, Francesco Bonomo, Federica Vincenti, Francesco Biscione, Giulio Forges Davanzati, Peppe Bisogno, Brenno Placido, Alessandro Parise, Marta Nuti, Maria Chiara Augenti, Mauro Racanati, Bernardo Bruno, Gerardo D’Angelo.

Per informazioni: biglietteria del Teatro Rossini 0721 387621, Teatro Rossini 0721 387620, http://www.pesarocultura.it, teatri@comune.pesaro.pu.it, http://www.amatmarche.net.
Inizio spettacolo: venerdì e sabato ore 21, domenica ore 17.